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A come amplificato

10 commenti

disclaimer: sto leggendo info sui bimbi amplificati, e mi sembra una questione che riguarda i genitori dei bimbi vivaci, peraltro mi sembra aiuti ad affrontare i problemi che li riguardano…Non voglio qui aprire un flame sul tema. Voglio provare giocare ed ironizzare con le mia paure di mamma di una bimba impegnativa: la minina. ©omprendendo pure le altrui preoccupazioni, qui ed ora .. voglio scherzarne.

Oppergiove … oppergiunone.

Ho una bimba amplificata. Tutta colpa di certo del mio primo moroso, quello degli hifi (hi fi .. alta fedeltà … non wifi!! ‘che poi  a quei tempi se dicevi picci tutti pensavano a falce e martello).

Insomma amplificato fa pensare agli stereo, alle casse (home teather, si chiamano oggi  …miei cari!!), agli ampli e alle puntine allo zaffiro. Amplificato, pre-amplificato. Qualcosa che rende potente qualcosa che non suonerebbe senza.

AH! e la minina cosa c’entra??

Però si, è un pò amplificata, almeno se ben capisco. Amplifcata è un modo per parlare dei comportamenti dei bimbi, di circoscriverli e capire come fare, no??


Okkey, becchiamoci pure l’amplificata. D’altronde la figlia grande risultava, secondo una amica, una bimba indaco.

Ma insomma noi si lavora con la disabilità, da 21 anni, circa. E  quindi l’allergia alla categorizzazioni per sindromi ci sta, pardonnez moi!

Alla fine tolte la categoria,  le scelte terapeutiche, educative, e robe simili … si finisce lì, davanti ad un altro essere umano.


Si. La minina è amplificata, credo.  Di sicuro molto più di me.

Irrequieta. Anche io non scherzo, tiè!

E’ strana. Non più di suo padre.

E’ veloce. Ma io con il multitasking me la cavo meglierrimo!

S’incazza da morire, come me e suo papà. Sua sorella invece è il nostro Buddha!!!

S’inerpica ovunque e con abilità inquietante. Pippi Calzelunghe è il suo modello culturale di bambina per bene.

E’ testarda. Ma di sicuro non m’assomiglia … 😉

E’ indipendente. Nata il 4 di luglio.

etc etc etc

Insomma amplificata.

🙂

Dedicata a E. e alla fatica di imparare di nuovo a fare la mamma. Acc!!!
E. a 6 giorni




10 thoughts on “A come amplificato

  1. azz, stai andando esaustiva su tutto l’alfabeto 😛

  2. in effetti. ma alla Z cosa metto?

    😉

  3. ma un post senza disclaimer ci sta ancora nel futuro di questo blog? 🙂

    bacioni, io ho smesso di chiedermi se ho figli molto vivaci o amplificati, è che crescendo si stanno dando una calmata.

    • @ba
      il disclaimer sta diventando una seconda natura ;-))
      spero di usarlo surrealmente, prima o poi, in post più ridanciani … insomma è primavera s’ha da scrivere anche di cose leggere, no?
      va bene donne pensanti ma anche ridenti….
      😀

  4. E questo post ci sta tutto. Non dobbiamo mai scordarci che dietro ogni tentativo di categorizzare, c’è sempre un essere umano, che come tale è unico e irripetibile. E poi, a me è servito sapere che mio figlio fosse amplificato, perché mi ha aiutato a trovare i confini di certi comportamenti, capire come mai lui si comportasse (e si comporta) in modo così sfrontatamente e costantemente diverso dai suoi coetanei, ma sono certa che chi è abituato a stare con i bambini, scopre con facilità che ognuno è diverso, e ognuno ugualmente speciale.
    Per me potergli dare un nome (e sarò eternamente grata a Silvia per questo termine che spiega così bene di cosa si sta parlando) è stato un sospiro di sollievo. Il sapere che non ero impazzita io, e che non era “colpa mia”, mi ha dato la sicurezza di cui avevo bisogno per crescere insieme a lui. Un essere umano come tanti con le sue caratteristiche irripetibili.

    • @Serena, hai delineato perfettamente il mio pensiero. Alle volte categorizzare serve a “mettere” fuori da se qualcosa renderlo visibile e poi potersene fare qualcosa.
      Io che lavoro tanto con chi viene categorizzato, di necessità, ho bisogno di smontare le categorie … e appunto stare sull’irripetibile …
      ma mi rendo conto che fa parte dei processi di crescita come genitori, e poi pure scherzandoci, un pò mi è servito pensare che non ero sola ad avere una bimba così attiva e che avrei potuto confrontarmi con chi aveva altri mini terremoti in casa…
      🙂

  5. Touchè! Eccomi, colei che ha coniato il termine “bambino amplificato” per tradurre “spirited child” di un best-seller americano di quelli che tispieganotuttocomeeperchè!
    Che poi per il mio andava meglio tradurre letteralmente bambino spiritato… ma mi dicono che il concetto non passava correttamente!
    Concordiamo sul fatto che le categorie aiutano a spiegare le cose (tipo “bambini biondi” sono quelli con i capelli chiari e che da grandi diventeranno strafighi, o cose del genere), ma è ovvio che nessuno E’ categoria.
    Sono perdonata per la definizione un po’ hi-fi? M’è venuta in mente così, chacchierando una volta con Serena (la socia), quando genitoricrescono non esisteva e nessuno pensava alla sua esistenza.
    In compenso ne è venuto fuori che molti genitori si sentono in colpa e sono colpevolizzati dal contesto se i loro figli sono “parecchio vivaci”. Il confronto è stato positivo ed ha coinvolto diversi temi. Quindi direi che il bilancio è positivo.

    Mi permetto un paio di link, tanto per far capire di che parliamo, che mica siamo tanto famose che qui tutti sanno degli “amplificati”.
    http://genitoricrescono.com/il-mio-bambino-amplificato/
    http://genitoricrescono.com/e-cominciato-tutto-da-qui/

    E grazie per l’ironia, che fa sempre bene al mio ego spropositato da spirited…

    • @silvia … in effetti il bimbo spiritato avrebbe generato qualche perplessità: dalle mamme più spiritose nel veder il bimbo ciliegina nello sherry, alle mamme più portate al soprannaturale nel veder il bebè in preda a presenze e/strane/e 😉
      battute a parte, come scrivevo con serena, è una definizione che racchiude e racchiudendo aiuta a vedere, a dare un nome e parlarne. perciò è importante, per i genitori, così come è importante il progetto e il concetto genitori crescono ( a tal proposito leggi il commento di supermambanana sull’allattamento e la crescita, lo trovo illuminante).
      e figurati visto il lavoro che faccio non posso che apprezzare un “lavoro”, un luogo dove esplorare insieme il tema del crescere, imparare, insegnare ….

      grazie per aver messo i link. lo avrei fatto anche io, ma il tempo per farlo ieri mi è mancato, e avrei voluto farlo in modo da valorizzare la risorsa.
      fatto da te è anche meglio così chi si interessa avrà modo di approfondire il concetto.
      m.
      grazie
      🙂

  6. ora devo solo pensare a dove linkare a questo tuo post da noi… (posso, no?)

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